Valutazione Psicodiagnostica e Testistica

“Ascoltare vuol dire capire ciò che l’altro non dice”  C. Rogers

La consultazione psicodiagnostica rappresenta quel processo finalizzato all’esplorazione del disagio/sintomo/comportamento disadattivo riportato dalla persona e alla sua comprensione alla luce della sua storia personale e del profilo di personalità, differenziando gli aspetti del funzionamento psicologico più stabili e consolidati da quelli più transitori e reattivi. Per realizzarsi necessita di un clima relazionale improntato all’accoglienza, all’ascolto empatico, all’accettazione e alla sospensione del giudizio.

La valutazione psicodiagnostica può avvalersi, oltre all’imprescindibile strumento del colloquio psicologico clinico, della somministrazione di test (proiettivi, cognitivi, grafici, di personalità, di livello, interviste strutturate, questionari self-report e scale di valutazione) per meglio decodificare la richiesta di aiuto del soggetto, contestualizzare la sofferenza di cui si fa portavoce e definire l’eventuale intervento clinico più efficace.

La fase preliminare di valutazione, che si articola mediamente in tre-quattro incontri e include un momento finale di restituzione, rappresenta la premessa su cui ideare un eventuale progetto terapeutico tenendo conto della gravità e durata sintomatologica, dell’assetto personologico, della motivazione e delle aspettative del soggetto.